“Difendere la pesca e tutelare i lavoratori del settore sono per noi priorità assolute, per questo confidiamo fortemente nella moratoria sulle misure di gestione della pesca nel Mar Mediterraneo che verrebbero introdotte dall’Unione europea a partire dal 2025. Il nostro obiettivo è infatti quello di arrivare ad una proposta alternativa rispetto al piano dell’esecutivo comunitario, per garantire la sostenibilità e la vitalità del settore della pesca”.
Lo dichiara in una nota Alessandro Piana, vice presidente della Regione Liguria e assessore con delega alla pesca. “La Regione Liguria – aggiunge Piana – è in prima linea per salvaguardare gli interessi dei suoi pescatori che da anni affrontano sacrifici significativi per rispettare le direttive europee. Raggiungeremo un accordo solo se sarà soddisfacente per loro e per la sostenibilità economica delle imprese che rappresentano. Mi aspetto una proposta ragionevole da parte della Commissione europea, che tenga conto degli sforzi compiuti negli ultimi cinque anni. Non possiamo tollerare che l’Unione europea continui a trattare la pesca come un settore da criminalizzare. È necessario un intervento immediato e risolutivo per salvaguardare il comparto ittico italiano ed i relativi posti di lavoro”.
Piana ricorda poi che la Liguria sta promuovendo un dialogo costruttivo con il governo nazionale e le istituzioni europee per trovare soluzioni che bilancino la tutela ambientale e il diritto al lavoro. “Le nostre flotte – spiega il vice presidente della Regione Liguria – hanno già dimostrato impegno e responsabilità verso una pesca sostenibile. Ora spetta all’Europa riconoscere questi sforzi e collaborare per trovare alternative concrete e percorribili che non mettano a rischio l’economia e il futuro delle nostre comunità costiere. Come Regione Liguria – conclude Piana – continueremo a sostenere i pescatori, promuovendo misure che garantiscano la competitività del settore e il rispetto delle tradizioni legate alla pesca, fondamentale pilastro dell’identità e dell’economia del territorio. Impediremo fortemente l’attacco che è in corso alla pesca del gambero rosso, eccellenza della Liguria e simbolo della tradizione italiana, che non può essere sacrificata sull’altare di politiche europee miopi e ingiuste. Ci opporremo con forza, congiuntamente al governo e insieme anche a Paesi come Spagna e Francia, a qualsiasi misura che metta a rischio questa attività, fondamentale per le nostre comunità e per la nostra economia”.
A quanto sostenuto da Piana, fa eco la Confsal pesca, che afferma: “Condividiamo pienamente le preoccupazioni espresse dall’Assessore Piana riguardo alle nuove misure di gestione della pesca proposte dall’Unione Europea. La pesca è un settore fondamentale per l’economia italiana, in particolare per le regioni costiere come la Liguria, e rappresenta un patrimonio culturale e identitario inestimabile. Le misure proposte dall’UE, se attuate nella forma attuale, rischiano di mettere in ginocchio un intero settore, con gravi ripercussioni sull’occupazione e sulla sostenibilità economica delle nostre comunità costiere. I pescatori italiani – continua la Confsal pesca – hanno già dimostrato un forte impegno per la pesca sostenibile, adottando pratiche innovative e rispettando le normative vigenti”. Chiediamo con forza un’immediata moratoria sulle nuove misure e l’apertura di un tavolo di confronto con le istituzioni europee per trovare soluzioni alternative che garantiscano la sostenibilità ambientale, la competitività del settore e la tutela dei posti di lavoro. In particolare, esprimiamo la nostra più ferma opposizione alle misure che minacciano la pesca del gambero rosso, un’eccellenza della produzione ittica italiana e un simbolo della nostra tradizione”.